Le crocerossine



Anno 1916. Crocerossine dell’Ospedale da campo n° 39 e del n° 238 di San Giorgio di Nogaro.


All’inizio della Grande Guerra le infermiere crocerossine dipendevano direttamente dall’Ispettrice Nazionale S. R. R. Elena D’Orleans Duchessa d’Aosta ma ben presto, con l’acuirsi del conflitto, tutto il Corpo della Croce Rossa Italiana fu militarizzato.
Grazie al diario scritto dalla Duchessa d’Aosta dal titolo “Accanto agli eroi” e al diario della crocerossina Margherita Rossi-Passavanti D’Incisa dal titolo “Nella tormenta” conosciamo i nomi di alcune delle crocerossine che si avvicendarono nell’opera di assistenza negli ospedali da campo della nostra zona.
S.A.R. Elena D’Orleans, Duchessa d’Aosta, consorte del principe Emanuele Filiberto comandante della III Armata, Ispettrice Nazionale della C.R.I.
Soggiornò molto spesso a San Giorgio di Nogaro, sovraintese l’operato delle crocerossine e descrisse con dovizia di particolari gli ospedali da campo della zona.
Alessandra Porro, infermiera crocerossina, figlia del Generale Porro. Fu legata sentimentalmente al figlio dell’Ambasciatore italiano a Lisbona, Fulcieri Paulucci di Calboli e lo assistette durante il difficile intervento alla colonna vertebrale che gli fu praticato nell’0spedale chirurgico n° 8 di San Giorgio di Nogaro.
Marianna Denti, successivamente Fumi, Righini e De Fontana, infermiere nell’ospedale chirurgico n° 8 di San Giorgio.
Nell’ospedale C.R.I. n° 5, infermiere: Telfner e Bianca Del Bono
Nell’ospedale della C.R.I. n° 16, frazione di Villanova, infermiere: Rietti di Firenze, successivamente Gatto di Palermo e Monteani
Nell’ospedale da campo C.R.I. n° 30, Castello di Porpetto, infermiere: Bandini, Piccolmini e Laparelli
Nell’ospedale C.R.I. n° 39 di San Giorgio infermiere: Pages e Zuccari
Nell’ospedale da campo n ° 42 infermiere: Costanza, Bianca Mocenigo e Lina Bonaccorsi di Cremona.
Nell’ospedale da campo n ° 204, Torre Zuino, infermiere: Macri e Pelizzoni.
Nell’ospedale da campo n ° 205 di Malisana, infermiere: Baragiola, Bernasconi, Perti.
Nell’ospedale da campo n ° 234, infermiere: Visconti, Colombo, Oldofredi, Bianconcini, Amosso. Da ricordare anche la Marchesa Mercedes Visconti, infermiera volontaria della C.R.I. che donò a questo ospedale vari apparecchi elettrici, stabili e portatili.
Nell’ospedale da campo n ° 238, infermiere: Beccaro Silvia, Monroy Carolina, Marazzani Alberta, Ferrante, Ronzani, Spatia, Rossi e Marcosanti.
Nell’ospedale C.R.I n° 48, località Ca Bolani, infermiere: Margherita Rossi e Ghita Perrone.



Di norma, dopo tre mesi di permanenza negli ospedali da campo, alle infermiere crocerossine volontarie veniva assegnato un periodo di riposo e poi, su richiesta, potevano essere trasferite in altri ospedali più avanzati o di riserva.
A sovraintendere l’organizzazione ed il funzionamento dei reparti ospedalieri, il lavoro del personale medico e paramedico, il disbrigo delle pratiche, le richieste di materiale sanitario, i trasporti con le ambulanze e i trasferimenti con i treni di sanità, fu il Tenente colonnello della C.R.I. Giuseppe Tusini, Capo del 2° Gruppo ospedaliero della III Armata, con sede a San Giorgio di Nogaro.




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