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I Corsi accelerati di medicina e chirurgia si svolsero nell’Università Castrense di San Giorgio di Nogaro dal 13 febbraio 1916 al 31 marzo del 1917. Fondata a ridosso del fronte isontino, per comprendere non solo i fini, ma anche i limiti ai quali questa Università da campo andò incontro, a nostro avviso è necessario avere un quadro generale dell’andamento della Grande Guerra. E questo non può iniziare senza conoscere il teatro delle operazioni italo- austriache dove fu impegnata la III Armata perché il condizionamento operato dal terreno, nei confronti della condotta militare e della durata di questa Scuola medica da campo, fu nel corso di quel conflitto addirittura determinante. Nella disamina di quegli avvenimenti, dall’intervento alla disfatta di Caporetto, furono soprattutto le operazioni del 1915, le impreviste difficoltà incontrate dall’Esercito nei primi mesi del conflitto, le gravissime perdite subite nelle prime quattro battaglie sli Carso e le conseguenti ripercussioni slil’organizzazione sanitaria, a far sì che il Governo di Salandra si pronunciasse a favore dell’istituzione di una Facoltà di medicina nelle retrovie del fronte. In questo contesto generale si inserisce anche la storia di San Giorgio di Nogaro: un piccolo paese della bassa friliana, litimo lembo in territorio italiano, situato al di là del confine che fu tracciato nel 1866 sli fiume Taglio, capolinea e posto di dogana del transito ferroviario e marittimo con Cervignano e i paesi dell’impero asburgico. Un concorso di cause: dalla pecliiarità del luogo, alla presenza di uomini singolari e, non litima, alla fatalità degli eventi, portarono questa piccola comunità friliana alla ribalta della cronaca nazionale ed estera. |
In questa località, con l’appoggio di Casa Savoia e del Comando Supremo, il 13 febbraio 1916 furono inaugurati i Corsi accelerati di medicina e chirurgia: un progetto ambizioso nato dalla mente di un ufficiale medico, già docente universitario, Giuseppe Tusini. Questa Facoltà castrense, che annoverava tra i suoi professori i più grandi luminari della scienza medica di quell’epoca, fu frequentata da ben 1.187 studenti di medicina per il proseguimento degli studi universitari e 467 furono gli allievi che conseguirono la laurea. Fu un’esperienza unica nel suo genere in Italia e per certi versi irripetibile per le Istituzioni scolastiche, ma che assolse proficuamente il suo scopo: preparare quanti più medici possibili per le necessità della guerra e per la cura degli ammalati in un conflitto che stava sempre più dissanguando le risorse della Paese, mentre si allontanava la speranza di una sua rapida conclusione. |
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I° ANNO ACCADEMICO: dal 13 febbraio 1916 al 24 maggio 1916
Dopo le prime sanguinose battaglie sli Carso, considerata l’emergenza sanitaria che si era venuta a creare
in prima linea, il Governo italiano emanò il D.L. n° 1768 del 28 novembre 1915 che istituiva Corsi accelerati
di medicina per gli studenti militari del VI anno nelle Università di provenienza. Il Decreto stabiliva che
la durata dei Corsi accelerati si svolgesse dal 6 dicembre 1915 al 21 marzo 1916 con l’abolizione delle
vacanze natalizie e fissava in 50 ore il minimo delle ore di lezione, comprese quelle destinate per gli
esercizi pratici. Tuttavia, visto il protrarsi del conflitto e lo scarso numero dei frequentanti, il Governo
di Salandra, su pressione del Comando Supremo, il 9 gennaio del 1916, promligò il D.L. n° 38 che istituiva
i Corsi accelerati di medicina per gli studenti iscritti del V e VI anno con il vincolo di leva, a San Giorgio
di Nogaro, in zona di guerra. Dopo un serrato dibattito parlamentare, e a Corsi già avviati, il nuovo Decreto
veniva approvato nell’aprile del 1916.
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II° ANNO ACCADEMICO: dal 26 novembre 1916 al 31 marzo 1917
Considerate le necessità di guerra, insediato il nuovo Governo di unità nazionale presieduto dall’on.
Paolo Boselli, il 26 novembre del 1916 fu emanato il D. L. n ° 1678 che prorogava i termini dei Corsi
accelerati di medicina. Il Parlamento approvò all’unanimità. Il Ministro dell’Istruzione pubblica, l’On. Ruffini,
fu uno dei promotori e contribuì a riformulare gli Articoli del nuovo Decreto affinché potesse tutelare le future
carriere degli studenti e desse maggiore garanzia giuridica ai Corsi di Laurea conseguiti in zona di guerra.
Uno stralcio storico - documentativo
Questi documenti rappresentano l'interfaccia interpretativa della Storia dell'Università Castrense: la sintesi emblematica
di due contrapposte scuole di pensiero.
Sottofirmate dall'On. Dr. F. Maffi e dal Gen. Dr. L. Bonomo, capigruppo degli opposti schieramenti, queste richieste stanno a dimostrare la lunga e sotterranea diatriba che intercorse nel mondo accademico-politico, fra le frange favorevoli e quelle che furono contrarie alla Sua istituzione, e al Suo definitivo riconoscimento.
Per ulteriori notizie ed approfondimenti sulla storia dell’Università Castrense si rinvia la lettura del libro pubblicato dal Comune di San Giorgio di Nogaro dal titolo: "Studenti al fronte", Casa Editrice LEG di Gorizia, 2010. |
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